lunedì 25 febbraio 2013

Intervista con Marina Sersale


Questo blog è nato dall'idea di raccontare Roma, di descrivere tutto ciò che vi accade di interessante, per condividere le mie impressioni ed opinioni su questa città ma anche la vita quotidiana a Roma. Ma si sa che qualsiasi città si racconta non attraverso gli eventi, né dai sui monumenti e musei, né dai ristoranti e caffè, ma attraverso i suoi cittadini, quelli che ci vivono e ci lavorano, si divertono, vanno in metropolitana o in macchina,  si innamorano e trovano nuove amicizie, fanno shopping, partono e ritornano. Perciò per raccontare Roma in modo autentico ho deciso di fare e pubblicare ogni tanto delle interviste con i romani, con persone interessanti e creative che mi ispirano e incuriosiscono.  

Per la mia prima intervista ho scelto Marina Sersale, co-creatrice del famoso brand di fragranze Eau d'Italie. Confesso che non è una scelta casuale. I profumi sono sempre stati la mia passione. Forse perchè quando ero bambina e vivevo in Russia i buoni profumi erano considerati una rarità, un sogno. Mi ricordo come quando non c'era nessuno in casa, amavo aprire il cassetto dove mia mamma teneva i suoi profumi francesi, come dei veri gioielli. Il suo preferito era Fidji di Guy Laroche. Prendevo con cura la boccetta di cristallo, aprivo il suo coperchio, ne inspiravo l'aroma, e poi lo chiudevo rimettendolo a posto. Era un vero rituale per me, mi faceva star bene e mi faceva sognare, solo cose belle, Parigi, isole esotiche, i viaggi, le donne e gli uomini belli ed eleganti. Da quell'epoca i profumi hanno acquistato per me un significato particolare. Sono sempre alla ricerca del mio profumo ideale (chissà se lo troverò mai o continuerò a comprare ogni volta nuovi aromi seguendo il mio umore del momento?), e mentre lo sto cercando scopro nuovi nomi.

Il marchio Eau d'Italie che crea fragranze, prodotti per il corpo, profumi per l'ambiente l'ho conosciuto qualche anno fa, quasi subito dopo essermi trasferita in Italia. Dopo qualche tempo ho scoperto che Marina vive a Roma. Così, quando è nata l'idea di fare delle interviste per il mio blog, la mia scelta è caduta subito su di lei, che ringrazio ancora una volta per la sua disponibilità nell'accettare di fare questa intervista. 

Mi racconti del Suo brand: quando e come è nata l'idea di crearlo, che cosa lo definisce e distingue dagli altri brand di profumeria, i vostri prodotti?  
Eau d'Italie è nato per celebrare i 50 anni dell'hotel Le Sirenuse di Positano, fondato da mio padre ed i suoi fratelli nel 1951. Avevamo organizzato una grande festa per ottobre del 2001, ma poi ci fu' l'11 settembre e cancellammo la festa - nessuno era nello stato d'animo per celebrare alcunchè. 
L'anno successivo, nell'inverno del 2002, un giorno ci ritrovammo sul terrazzo dell'albergo con tutti i membri della seconda generazione di proprietari delle Sirenuse: mia sorella, i miei cugini, mio marito ed io. Ci mettemmo a parlare di quest'anniversario che c'era stato e che non volevamo lasciar passare senza un qualche tipo di celebrazione. Venne fuori l'idea di un profumo, un profumo che potesse raccontare Le Sirenuse ed lo stile di vita che Le Sirenuse e Positano rappresentano. Mettemmo sul il progetto e ci demmo delle regole: doveva essere un profumo contemporaneo, un'Eau de Toilette italiana del 21esimo secolo. Sopratutto volevamo allontanarci il più possibile delle false "ricette tradizionali", delle false formule di una qualche nonna ritrovata in un cassetto, di cui si sentiva tanto parlare qualche anno fa. Due anni dopo nasceva Eau d'Italie Eau de Toilette, un profumo evocativo dell'estate a Positano, le cui note sono in grado di letteralmente far viaggiare con l'immaginazione chi le sente. La cosa interessante è che Eau d'Italie, nato da uno spirito di innovazione, si è trasformato molto rapidamente in un classico. Forse la miglior definizione che vi si possa dare è quella di essere un vero "classico contemporaneo". Questa è una caratteristica che, molto semplicemente, o si ha, o non si ha.     

Secondo Lei, in profumeria ci sono dei trend come nella moda? Se sì, quali sono gli ultimi trend più in voga?
Parlo della profumeria di nicchia, che è il nostro campo. Sì, certamente ci sono dei trend, c'e' stato, come dicevamo, il periodo dei falsi classici, la famose "ricette tradizionali". Poi c'e' stato il grande auge dei profumi marini, salati, a base di calone. Oggigiorno sinceramente non saprei quali siano i nuovi trend, sono nati cosi' tanti marchi nuovi che avrei difficoltà a trovare un filo conduttore. Quello che si ho notato è il proliferare, negli ultimi anni, di marchi di profumi con un prezzo al pubblico esorbitante. Suppongo che anche questa sia una tendenza.

Dovendo scegliere un solo prodotto di Eau d'Italie, quale mi consiglierebbe?
Guardi, i profumi sono una cosa davvero personale, e non penso si possa consigliare una cosa in particolare. Questo è un fatto ancora più vero nei marchi come Eau d'Italie che si rivolgono comunque ad un consumatore molto sofisticato in quanto a gusti. Forse i nostri profumi le potrebbero piacere tutti dal primo all'ultimo. Forse gliene potrebbe piacere solo uno, o due. O forse potrebbe non piacergliene nessuno, ed anche questo sarebbe una cosa "corretta". 
Penso che ci siano due maniere di valutare i profumi: una è quella degli addetti ai lavori -capire se il profumo è ben costruito, se le materia prime sono di qualità, se c'è equilibrio ed armonia. La seconda, ed è quella dei consumatori, è puramente sensoriale ed intuitiva: un profumo può piacere più o meno, o non piacere affatto. Noi con i nostri profumi facciamo una proposta di un qualcosa che secondo noi è il meglio che si possa dare, e garantiamo che il prodotto è fatto nel migliore dei modi in assoluto. Poi, però, la scelta rimane sempre all'individuo. E per fortuna che è così!

Dove a Roma si possono trovare i prodotti di Eau d'Italie, in quali boutique?
Mi vengono in mente delle profumerie molto speciali come Roma Store, in Via della Lungaretta, Cherry, in Via Crispi, la profumeria in Piazza della Rotonda di fronte al Pantheon, o la Profumeria Gini in via Appia Nuova. All'Eur c'è anche White. 

Come si crea un profumo? Da che cosa si parte, da un'idea, una storia, un'emozione? Quali sono le cose che La ispirano?
I profumi di profumeria commerciale nascono da studi di settore, da focus groups, da panel tests e dal lavoro di team di marketing che studiano cosa possa piacere al piu' ampio gruppo di consumatori. Io però posso solo parlare della nostra maniera di creare un profumo, in cui si parte proprio da quelle cose che lei cita: un'idea, una storia, un'emozione. Un'idea, come nel caso di Eau d'Italie Eau de Toilette, in cui volemmo racchiudere lo spirito di Positano e di Le Sirenuse in un profumo. Una storia, come nel caso di "Au Lac", profumo ispirato alla storia d'amore fra il pittore futurista Umberto Boccioni e la principessa Vittoria Colonna. Un'emozione, come nel caso di Sienne l'Hiver, che racchiude in se le sensazioni dell'inverno a Siena.

Il Suo legame con Roma? Potrebbe vivere lontano da Roma? Che cosa ama e non ama di questa città?
A Roma sono nata, ed il legame con la città è molto forte. Una relazione d'amore/odio, direi, da un lato l'amore per la più bella città al mondo. Da un'altro l'odio per una città che ha venduto la sua anima al turismo, in cui ogni forma di commercio che non sia quello dedicato al turismo di massa semplicente scompare. Una città lasciata in balia dei venditori ambulanti, delle orde di turisti con altoparlanti... Eppure, eppure, nei periodi in cui non ho vissuto a Roma, mi è sempre mancate enormemente.

Secondo Lei esiste un Roman lifestyle, stile di vita alla romana? Se sì, come lo descriverebbe, in che cosa consiste?
Roman life style... Suppongo di sì, uno stile di vita romano c'e'. Direi che in linea di massima rimane uno stile di vita poco frenetico, e nel quale le uscite la sera tendono a essere per andare a mangiare, no?

Qualche Suo indirizzo o posto preferito a Roma?
L'imbarazzo della scelta... Per sceglierne proprio uno, vogliamo dire Piazza Navona...30 anni fà? :)